Manifesto

L’Officina dell’Io è uno spazio di trasformazione per anime creative e curiose.
Un luogo dove arte, intuizione e coaching si intrecciano per risvegliare il potenziale interiore
e dare forma a una nuova consapevolezza.

Ogni percorso è un viaggio simbolico, un atto di creazione e di riconnessione profonda.

Non insegno regole, ma apro porte.
Non offro risposte, ma strumenti per trovare le tue.

Se senti che qualcosa dentro di te sta chiedendo di emergere, sei nel posto giusto.

✧Sei pronta ad attraversare l’ignoto che vive in te?

Cerchio rosso-elemento del logo -  L'Officina dell'Io.png

Il viaggio nei Giardini dell’Io:
uno spazio per ritrovarti

I Giardini dell’Io sono un luogo di accoglienza e meraviglia.
Uno spazio dove la creatività incontra l’introspezione,
e ogni passo è un ritorno a casa, nella parte più autentica di te.

Qui non troverai risposte preconfezionate,
ma sentieri da esplorare, immagini da ascoltare, intuizioni da seguire.

Ogni anima che attraversa questa soglia porta con sé una storia, un desiderio,
una domanda ancora in cerca di luce.

I tre spazi dell’Officina

  • Un luogo di accoglienza e meraviglia, dove ogni inizio è un atto sacro. Qui puoi rallentare, respirare, ascoltare. È il tuo primo passo, il tuo tempo di germinazione.

    Qui puoi iniziare, con dolcezza.

  • Il cuore pulsante dell’Officina. Uno spazio dedicato alla sperimentazione e all’espressione, dove l’arte incontra la trasformazione.

    Qui puoi creare e osare.

  • Il laboratorio alchemico dove il lavoro interiore prende forma. Un percorso più profondo per chi desidera incontrare le proprie ombre e trasmutarle in luce.

    Qui puoi trasformare e rinascere.

In questo spazio il processo è più importante del risultato.
Ogni percorso è unico, come chi lo attraversa.
La bellezza non è solo quella che creiamo fuori di noi,
ma quella che riconosciamo dentro, quando smettiamo di giudicarci
e iniziamo ad ascoltarci davvero.

Benvenuta nell’Officina dell’Io ♡

✧ Perché uso il femminile

Scelgo di rivolgermi al femminile non per escludere, ma per evocare.

Per me, il femminile è una lingua dell’anima, un invito alla sensibilità, all’intuizione, alla trasformazione profonda.

In questo spazio sono benvenutə tutte le persone che desiderano riconnettersi a sé stesse, indipendentemente dal genere.

Se sei qui, è perché qualcosa dentro di te ha risposto al richiamo. E questo basta.